Vitamina B12 nel latte vaccino: tutti i benefici fisici

Tale vitamina permette al latte bovino di essere ricco di fonti nutrienti essenziali

Negli ultimi anni si è assistito alla progressiva diminuzione del consumo di prodotti lattiero-caseari, a favore di quelli vegetali. Ciò è da imputare alle errate considerazioni dei consumatori i quali riteneva che tali bevande aiutassero a ridurre gli impatti negativi delle produzioni animali sull’ambiente. Inoltre, c’era preoccupazione per i benefici relativi alla salute dovuti al consumo di latte, visto il suo contenuto di grassi saturi. Anche in questo caso, però, l’ausilio della scienza torna utile per sfatare i miti: alcuni studi hanno mostrato effetti diversi dovuti al consumo dei grassi del latte sulla salute umana, e non sono state mostrate prove evidenti di un impatto negativo del consumo moderato di latte.

latte proprietà nutrizionali

Vitamina b12 dove si trova: i prodotti di origine animale sono un ottima fonte di tale vitamina

Al contrario, il latte vaccino risulta essere un’ottima fonte di nutrienti essenziali. Nello specifico tecnico, la vitamina B12 viene sintetizzata esclusivamente da batteri ed Archaea quando il cobalto non è limitante, i quali vivendo nel rumine sono in grado di sintetizzare la vitamina B12, che alla fine viene secreta nel latte. I prodotti di origine animale, in particolare quelli dei ruminanti, sono quindi un’ottima fonte di vitamina B12, mentre i prodotti di origine vegetale, come le bevande a base di soia, non la contengono, a meno che non vengano fortificati con la forma sintetica di questa vitamina.

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Inoltre nell’ambito della ricerca, l’uso della vitamina B12 sintetica per fortificare le bevande a base di soia potrebbe non offrire il beneficio percepito dal consumatore. Utilizzando un modello suino è stato visto che la forma naturale della vitamina B12, presente nel latte vaccino e nel formaggio cheddar, è più biodisponibile rispetto alla forma sintetica. Ma il vero e proprio ruolo della vitamina B12 per la salute umana è quello di prevenire l’anemia megaloblastica e la neuropatia. Secondo l’United States Department of Agriculture, infatti, un bicchiere di latte da 250 ml fornirebbe il 46% della dose giornaliera raccomandata (RDA) per gli esseri umani di età superiore ai 13 anni. Tale riflessione risulta dunque utile per comprendere che il latte è un alimento base di grande importanza nella dieta umana per soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina B12.

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