Addestrare ed educare i vitellini potrebbe salvare il pianeta riducendo l’inquinamento delle acque

Per il pianeta questo ed altro. I vitelli dovrebbero essere addestrati a urinare in punti specifici, ciò contribuirebbe a ridurre la dispersione nell’ambiente di azoto, che provoca un grave inquinamento dei terreni e delle falde acquifere. I ricercatori dell’Institute of Behavioural Physiology (Leibniz Institute for Farm Animal Biology, Germania) e della School of Psychology (University of Auckland, Nuova Zelanda) hanno messo in pratica questa considerazione, insegnando ai vitelli l’utilizzo del bagno. Non è un vezzo per allevatori eccentrici, ma un progetto con basi scientifiche che ha lo scopo di limitare l’inquinamento delle acque e l’effetto serra da parte di alcuni prodotti dell’azoto contenuto nell’urina. La buona notizia è che è un progetto realizzabile, anche se per l’applicazione sul campo è ancora necessario risolvere qualche problema.

Curiosità sulle mucche: i bovini producono anche 30 litri di urina al giorno

Forse in pochi sanno che una mucca può produrre anche 20-30 litri di urina al giorno, a seconda dell’alimentazione e delle condizioni di allevamento. Considerando la problematica ulteriore dell’elevato sfruttamento dell’allevamento, la problematica dell’urina diventa sempre più seria. In Paesi come la Nuova Zelanda, ad esempio, la maggior parte degli allevamenti sono all’aperto, dunque l’urina degli animali finisce nel terreno: qui l’azoto di cui è ricca si ricombina dando origine a nitrato e protossido di azoto, che producono un alto tasso di inquinamento ambientale. Se il nitrato raggiunge le riserve idriche contribuisce alla crescita eccessiva di alghe e piante acquatiche infestanti, mentre il protossido di azoto è un gas con un effetto-serra 300 volte più potente di quello dell’anidride carbonica. La considerazione di educare gli animali – oltre ad allevarli – risulterebbe un ottimo punto di partenza per arginare tale problematica

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