Giornata Mondiale del latte 2022, la realtà italiana: qualità e sicurezza alimentari senza rivali

Il latte come “cultura della vita”

Mercoledì 1 giugno si è svolta, presso il Padiglione 1 del Centro Congressi di CremonaFiere, la Giornata Mondiale del latte 2022 che ha raccolto ospiti di grande livello. L’appuntamento è stato organizzato da Libera Associazione Agricoltori in collaborazione con l’Università Cattolica. Dopo i saluti del presidente Riccardo Crotti, del sindaco Gianluca Galimberti e di Mirko Signoroni, che guida l’Amministrazione Provinciale, si è svolta un’interessante tavola rotonda.

Riccardo Crotti, presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonesi e di Confagricoltura Lombardia è intervenuto ponendo l’accento sulla zootecnia italiana sempre più performante, soprattutto per il benessere animale: “Gli standard elevatissimi del nostro latte non hanno eguali in nessun latte europeo”: un’alta qualità che non è scalfita neanche da una certa comunicazione distorta che mette in circolo fake news sul latte.

La professoressa Guendalina Graffigna, esperta di psicologia dei consumi, invece ha cercato di fare una mediazione tra il mondo della produzione, della ricerca scientifica e quello dei consumatori, indagando su quei meccanismi psicologici che portano il consumatore a comportarsi in un certo modo. “Il grosso problema del latte e un vulnus di sfiducia tra il mondo delle aziende e la società”, ha detto la professoressa, proprio per questo motivo ci sono delle tecniche come la citizen science, in cui il cittadino viene coinvolto per sapere le sue obiezioni i suoi dubbi già, nella fase innovativa. Un sapere che va ascoltato, e poi successivamente eventualmente orientato, ma mai trascurato.

Giornata del latte 2022

Il sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio saluta la platea ricordando le qualità del latte: “La giornata di oggi ci offre l’occasione per ricordare la rilevanza e il ruolo di un alimento sano e alla base di una filiera dall’elevato valore socio economico. Il latte è un prodotto importante dal punto di vista nutrizionale, ha molti benefici per il corpo umano e viene consumato in tutto il mondo, oltre a essere un ingrediente fondamentale di eccellenze dell’agroalimentare made in Italy come i nostri formaggi a denominazione d’origine”.

Contro pregiudizi e notizie false è anche il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti: “È tempo di scardinare pregiudizi infondati, di fidarsi della scienza e di considerare con sempre maggior convinzione anche altri mercati (non solo quello alimentare, ma anche gli ambiti farmaceutico e cosmetico). I nostri sono prodotti di altissima qualità, come tali costosi e meritevoli del giusto riconoscimento economico e di immagine. Chiediamo anche al mondo dell’informazione un atteggiamento più corretto e obiettivo”.

Non mancano certo i problemi e le sfide per questo settore, soprattutto dopo due anni di pandemia e con una guerra in corso, ma il latte rappresenta sicuramente un orgoglio della produzione italiana se, come sostiene Piero Frazzi (direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna): “L’industria alimentare mondiale ha sempre più bisogno degli elementi che caratterizzano il latte, c’è un grandissimo interesse per le proteine del latte” e, secondo gli studi che sono stati compiuti, “il nostro Paese ha la possibilità nel corso di 4 anni di arrivare a una produzione nazionale di 14 milioni di tonnellate”.

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