Artemio Mario Fusar Poli  – Vice Presidenze sez. Latte Libera Associazione Agricoltori Cremonesi

Latte e produttori: chi si nasconde dietro l’oro bianco

Anche quest’anno ci troviamo a celebrare la Giornata Mondiale del Latte seppure in un contesto reso meno festoso dal Covid-19. Questa giornata, istituita nel 2001 dalla FAO ha lo scopo di promuovere in tutto il mondo la conoscenza del valore nutritivo del latte, da qualunque animale esso provenga, sia bovino, bufalino od ovino o caprino. In pratica l’obbiettivo è di far conoscere le qualità nutrizionali del latte e l’importante ruolo che l’agricoltura svolge per combattere la piaga della fame nel mondo. Ritengo che oggi sia anche l’occasione per raccontare l’agricoltura e rappresentarla per quello che è realmente.

Questa giornata spero ci aiuti a far capire alle persone che dietro agli show televisivi esiste una realtà produttiva che ha saputo coniugare la tradizione all’innovazione senza mai sacrificare la sicurezza alimentare e la qualità per il consumatore finale. Infatti oggi il ruolo strategico affidato all’agricoltura non è più solamente riferito alla produzione di cibo ma l’agricoltura è chiamata a garantire la salubrità dei prodotti, il presidio del territorio e la conservazione dell’ambiente.

Chi produce latte lo fa con la sapienza tramandata di generazione in generazione, applicando ad essa le conoscenze tecnologiche e le innovazioni dell’agricoltura 4.0. Sono convinto che il semplice fatto di spiegare alle persone cosa realmente vi sia dietro ad un semplice bicchiere di latte possa essere sufficiente a togliere credibilità a molte fake news che lo circondano e sfatare molte maldicenze che trovano terreno fertile sulla scarsa conoscenza. Spesso è proprio la mancanza di conoscenza che funge da substrato per diffondere sulla rete mezze verità facilmente strumentalizzabili da parte di mercenari della scienza.

L’oro bianco ha preservato dalla fame le generazioni che ci hanno preceduto ed ha consentito alla nostra economia di crescere sviluppando un indotto che ha garantito benessere a tutto il nostro territorio. Purtroppo, al di là della celebrazione del latte e dei prodotti da esso derivati unici al mondo, perché il messaggio del grande valore alimentare e culturale del latte possa giungere a pieno in tutto il suo significato, servirebbe auspicabile l’esistenza di una vera filiera del latte che dal settore primario arriva all’industria di trasformazione per finire sulle nostre tavole passando dai canali di distribuzione e vendita.

Purtroppo questa filiera ideale esiste solamente nel materiale pubblicitario. Nella realtà la filiera ideale che congiunge la tavola al territorio, capace di riconoscere ad ogni attore il giusto valore non esiste in quanto è interrotta e segmentata a causa degli egoismi, degli individualismi e degli interessi economici di parte. Anche nel corso di questi ultimi mesi tremendi gli Italiani hanno saputo esprimere il meglio di se per quanto riguarda la solidarietà e la capacità di reagire ma anche il peggio come ad esempio la becera speculazione attuata da alcuni soggetti della filiera, palese agli occhi di tutti e perpetrata a tutt’oggi.

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Artemio Mario Fusar Poli – Vice Presidenze sez. Latte Libera Associazione Agricoltori Cremonesi

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