La FAO promuove la 21esima edizione della Giornata Mondiale del Latte

Si può dire, senza timore di essere smentiti, che Cremona sia la capitale italiana del latte, oltre che uno dei principali punti di riferimento europei e mondiali del settore, come dimostrano la sua storia e la sua tradizione. Volendo sintetizzare, basti pensare alle Rassegne zootecniche internazionali di Cremona, organizzate dall’Ente Fiera della città del Torrazzo e giunte ornai alla settantesima edizione. A Cremona si produce circa il 13% del latte nazionale e, in riferimento alla Lombardia, questa percentuale sale ad oltre al 40%. Cremona si trova infatti al centro della Regione, e vanta la presenza di numerose latterie cooperative ed industrie private attive nella raccolta e trasformazione del latte in prodotti di pregio e a denominazione di origine. 

Il latte, la sua produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione – compresa quella dei prodotti derivati – sono al centro del sistema economico cremonese, lombardo e nazionale. Ciò fa si che il sistema lattiero caseario nazionale sia il primo comparto per valore economico dell’agricoltura italiana, contribuendo in modo determinante all’export dell’agroalimentare nazionale e all’equilibrio della bilancia dei pagamenti. 

L’evento di quest’anno, oltre a ripercorrere i canoni classici della produzione lattiero casearia, si cala anche nella realtà del momento che stiamo vivendo: la questione sanitaria. Per questa ragione l’edizione 2021 della Giornata Mondiale del Latte – World Milk day ha un titolo emblematico: Il latte: uno sprint per ripartire. Un prezioso alleato per il sistema immunitario”.  Ma non solo, anche un prezioso alleato per la ripartenza di un sistema economico che da tempo vede gli allevatori soffrire una grave crisi economica, con una concentrazione del valore, lungo tutta la filiera produttiva che il latte genera, troppo squilibrata verso valle, vale a dire nelle fasi di trasformazione e commercializzazione. 

allevamenti gas serra

La storia e la tradizione degli allevatori, del latte e dei formaggi cremonesi sono ben note, ma qualche numero per rinfrescare la memoria e per evidenziare il loro peso economico in provincia sono sempre interessanti. Le vacche da latte allevate sono circa 150mila; gli allevamenti, in costante calo numerico ma con dimensione sempre maggiori, circa 700. La produzione di latte della provincia è di oltre 11 milioni di quintali di latte, circa il 12-13 per cento della produzione nazionale e al 25 % di quello lombardo. Gli addetti all’allevamento sono circa tremila, con una occupazione generale, incluso l’indotto, di oltre cinquemila operatori. Un valore economico di oltre 200 milioni di euro per il solo latte alla stalla per la Lombardia.

Giornata Mondiale del latte: Cremona protagonista

Oggi gli allevatori, oltre ad una diminuzione della redditività dovuta all’aumento dei costi di produzione e alla diminuzione del prezzo alla stalla, devono fare i conti anche con nuove richieste dei consumatori, che trovano riscontro nei documenti di indirizzo politico della Unione europea, come il benessere animale e la salvaguardia ambientale. E sotto queste ultime voci ci sono parecchi vincoli: numero di animali allevati e spazi a loro disposizione, utilizzazione dei reflui ai fini della concimazione e direttive nitrati, ma anche altre indicazioni che si affacciano all’orizzonte come potrebbero essere i fosfati. Ma non solo: indicazioni relative alla gestione generale dell’allevamento e dei suoi mezzi di produzione: acque e foraggi soprattutto. Per non parlare delle nuove tendenze dei consumatori e delle mode vegetariane o vegane.

In una parola un forte impatto sulla gestione delle tecniche tradizionali di allevamento ed il loro impatto sui costi di produzione. Una sfida nuova e in continua evoluzione ma che va sempre nella direzione di porre maggiori vincoli tecnici ed economici nella gestione di un allevamento di vacche da latte. Che richiederebbe una maggiore considerazione da parte della società: presupposto indispensabile per arrivare ad una sua adeguata remunerazione.

Riccardo Crotti, presidente Libera Associazione Agricoltori Cremonesi

La FAO promuove la 21esima edizione della Giornata Mondiale del Latte

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