Il magazzino robotizzato di Brazzale è la “miglior innovazione sostenibile nel settore lattiero caseario”

L’impianto di stagionatura Sant’Agata Brazzale per il Gran Moravia si è aggiudicato il primo premio ai “Dairy Innovation Award”

Un grande riconoscimento per Brazzale: il magazzino robotizzato Sant’Agata si è aggiudicato il primo premio per l’innovazione sostenibile di processo ai “Dairy Innovation Award”, assegnati da una giuria internazionale di esperti e scienziati. In finale, l’impianto di stagionatura di Brazzale ha prevalso sulle innovazioni di processo realizzate dalla cinese Yili Group e dalla statunitense Leprino Foods Company.

“Una grande soddisfazione che corona il rivoluzionario magazzino robotizzato, realizzato a Cogollo del Cengio, del più prestigioso riconoscimento internazionale assegnato da una selezionata giuria di esperti”, ha commentato Roberto Brazzale ritirando il premio a Nuova Delhi. “Nel ringraziare la giuria e la platea ho voluto personalmente ricordare i nomi dei quattro dei nostri storici collaboratori nel magazzino di Zanè cui abbiamo dedicato ciascun robot: Battista (Rosso), Angelo, Franco, Foscari. Il ringraziamento si è ovviamente esteso al formidabile staff tecnico italiano ed olandese guidato dall’ingegner Claudio Fedi che ha reso possibile l’opera. L’intelligenza artificiale non esiste, esiste solo quella umana, che non smette di meravigliare”.

 

Brazzale, il suo magazzino Sant’Agata è “miglior innovazione sostenibile nel settore lattiero caseario”

Il magazzino Sant’Agata di Cogollo del Cengio (Vi), è il più evoluto impianto per formaggi a lunga stagionatura, destinato al formaggio Gran Moravia, completamente robotizzato e dotato delle più raffinate soluzioni di intelligenza artificiale per il controllo delle condizioni micro climatiche e di ogni singola operazione. Realizzato a soli 8 chilometri dal quartier generale Brazzale di Zanè, il magazzino, al suo interno, conta su un sistema integrato di navette e robot antropomorfi che si prende cura di 200mila forme di Gran Moravia, in stagionatura negli oltre 8mila mq coperti dello stabilimento, inaugurato nell’estate del 2021 e già in fase di ampliamento di circa il 25%. Tra i plus della nuova struttura c’è quello del grande risparmio energetico che permetterà di raggiungere l’autosufficienza energetica grazie ai pannelli fotovoltaici sulla copertura del magazzino, in una sorta di “moto perpetuo”.

La rivoluzione di questo impianto sta nel fatto che è il formaggio che va alle macchine per la spazzolatura e rivoltatura e non il contrario come avviene nei magazzini di precedente generazione. Oltre alla riduzione del volume complessivo del 50%, con grande risparmio energetico e di territorio, l’eliminazione dei vuoti permette di ottenere il massimo di omogeneità e stabilità delle condizioni di temperatura e umidità, fondamentali per una perfetta stagionatura. Inoltre, l’affidamento alle navette e agli antropomorfi di tutte le operazioni di carico e scarico, spazzolatura e rivoltatura, controllate da un sistema informatico centrale, garantiscono la registrazione e il controllo minuzioso di ogni operazione, in modo inimmaginabile finora.

 

Di fondamentale importanza anche la scelta della localizzazione che permette di contare su condizioni climatiche e logistiche ideali: ubicato allo sbocco della Val d’Astico, si trova infatti ai piedi dell’Altopiano di Asiago, a circa 300 metri di altitudine, in una posizione che garantisce l’ottimale ventilazione e la purezza dell’aria, proveniente dalle montagne che circondano la struttura. L’aria esterna, infatti, è quella pura e asciutta della Val d’Astico, più mite in inverno e più fresca d’estate. L’aerazione è garantita dalla diffusione in modo omogeneo e dolce grazie a ben 140 km di canalizzazioni capillari che portano dolcemente l’aria a ciascun posto forma, con una capacità di un ricambio completo ogni 2 ore, solo regolata a umidità e temperature desiderate. Per realizzare questa struttura, è stato recuperato un fabbricato industriale abbandonato della superficie di circa 5mila mq, cui è stato aggiunto un volume di circa 3mila mq. destinato ad alloggiare i robot e le linee di balia del prodotto, senza consumo ulteriore di territorio.

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