Manuela Fensore: l’angelo (grintoso) della Latte Art

La campionessa mondiale ha parlato con noi di Latte.News della sua grande passione

Brillante, molto capace e dalle idee chiare, noi di Latte.news abbiamo avuto il piacere di intervistare Manuela Fensore che, fin da giovanissima, si avvicina al lavoro di barista per poi diventare un orgoglio tricolore che ha conquistato premi nazionali e mondiali nel campo della latte art. Ciao Manuela, sappiamo che hai iniziato molto presto, ma qual è stata la molla che ha scatenato questa grande passione?

La mia passione nasce da quando Carmen Clemente, la mia attuale socia nonché Campionessa italiana di Latte Art 2020, me l’ha saputa trasmettere praticandola prima di me! Me ne innamorai subito, così le chiesi se facevamo un corso di Latte Art per approfondire meglio la materia, e lei mi accontentò! Dal 2015, la mia vita stava per cambiare, e nell’incoscienza di tutto ciò iniziai ad allenarmi in modo quasi agonistico, ritagliandomi spazi extra lavorativi per riuscire a mettere in pratica tutto quello che man mano apprendevo. Nel 2017, io e Carmen abbiamo partecipato a una competizione amichevole di latte art al flaghship di Faema, che ci ha permesso di qualificarci io al primo posto e lei al secondo. Dopo questa fantastica esperienza Carmen, insieme al mio primo allenatore Luigi Lupi, mi ha iscritto al campionato Italiano di latte art, e tutto l’allenamento svolto in quel periodo mi ha permesso di vincere l’anno successivo, il 2018, il mio primo campionato italiano portando una correlazione di tre bevande legate da una storia raccontata attraverso un angelo nelle sue tre fasi: l’angelo dormiente, l’angelo al suo risveglio, e l’angelo in volo disegnato su un caffè macchiato.

 

Sei molto giovane, ma già un punto di riferimento, tanto che insieme a Carmen Clemente con la vostra Barlady Cafè Academy formate nuovi talenti, come vedi le nuove generazioni e che consiglio daresti a chi si vuole avvicinare a questa disciplina?

Oggi la Latte Art è cambiata tanto, si è rinnovata ed evoluta negli ultimi anni, questo anche grazie alla nostra conoscenza e alla nostra esperienza, abbiamo fatto parte di quelle persone che hanno avuto il piacere e la passione di trasmettere e condividere con i ragazzi che hanno avuto voglia di affacciarsi a questa disciplina tutta la conoscenza che avevamo riguardo la Latte Art. Ho notato che con le nuove conoscenze e tecniche di versata, la persona che si avvicina a questo, chiamiamolo sport, raggiunge il suo obiettivo in meno tempo rispetto a quello impiegato da me e Carmen. Quello che consigliamo sempre è di non perdere mai l’orientamento verso la corretta formazione, ponderare bene la scelta del trainer, ma soprattutto intraprendere questa strada solo se è presente una reale passione.

Sei l’ennesimo esempio di girl power, nella tua attività hai trovato un ambiente aperto o c’è stato qualche pregiudizio?

Come in ogni ambiente ci sono state anche nel nostro caso delle grosse difficoltà in passato, non riuscivamo ad integrarci nella community del caffè a causa di invidie e gelosie, E questo purtroppo ha reso difficile il nostro percorso, Ma noi non abbiamo mai smesso di credere nelle nostre capacità e devo dire che abbiamo avuto molta forza psicologica per essere riuscite ad arrivare dove siamo oggi. Chiaramente dopo la tempesta esce sempre il sole e così è stato anche nel nostro caso, ed oggi fortunatamente ci siamo guadagnate In modo umile e rispettoso il rispetto delle persone, E siamo felici di essere portavoce di questa fantastica disciplina che a mio avviso oggi, è diventato più uno sport.

Resterai fedele alla caffetteria o magari in futuro ti lascerai tentare dalla mixologia?

Resterò molto fedele alla caffetteria, il mondo del Mixology ha sempre fatto parte del mio lavoro ma non mi ha mai affascinato quanto il mondo della caffetteria. Penso che nel mio futuro comunque rimarrà sempre presente il mio insegnamento in latte Art ma non escludo che io possa domani competere in altre discipline inerenti sempre al mondo caffè.

Manuela Fensore Latte Art: la dedica speciale della campionessa

Puoi dedicare un cappuccino a una persona particolarmente cara, chi scegli e cosa disegneresti?

Se dovessi dedicare un cappuccino a qualcuno lo dedicherei a Carmen Clemente, disegnando così come ho fatto in passato due angeli che si tengono per mano, una tazza dal significato molto forte che simboleggia il percorso fatto insieme negli ultimi 9 anni di lavoro Insieme.

C’è un disegno particolarmente strano o difficile che hai eseguito nella tua attività?

Devo dire che tutte le mie tazze hanno sempre raggiunto una certa complessità tecnica. Posso dirti che il disegno più semplice che ho fatto è stato un pappagallo dondolante sull’altalena. Se devo dirti la tazza più complessa che ho rappresentato nell’ultimo anno ti direi il volto del cavallo presente al mio campionato del mondo 2019 che mi ha permesso di vincere!

Il cappuccino è uno dei vanti nazionali, ma a volte l’abbiamo visto consumare in orari o con abbinamenti davvero insoliti, cos’è la cosa più strana che hai visto?

La cosa più strana che ho visto è stato consumare il cappuccino subito dopo un piatto di pasta alla carbonara. Rimasi molto sorpresa!

Sappiamo che sei un vulcano, sempre in movimento, ma nel tempo libero, cosa ti piace fare?

Nel tempo libero mi piace dedicarmi al mio corpo, quindi pratico uno sport a corpo libero per riuscire a mantenermi in forma e sciogliere tutto lo stress che l’andamento del mio lavoro mi porta inevitabilmente. Amo mangiare pulito e tenermi in forma, e questo mi rende ancora più forte per affrontare il mio lavoro al meglio!

Ora, prima di salutarti e di rinnovarti i nostri complimenti, puoi svelarci i prossimi progetti?

Dopo la mia vittoria ci siamo dedicati ancora di più all’aspetto tecnico della nostra disciplina rivoluzionando la formazione. Quindi abbiamo creato una linea di tazze con IPA porcellane, che risultano tecniche funzionali ma soprattutto che agevolano il barista, attraverso un materiale più leggero e maneggevole. Abbiamo progettato io e Carmen una lattiera dal beccuccio nuovo ancora oggi non presente sul mercato, che riuscirà sicuramente ad agevolare la versata di tutte le persone che vogliono avvicinarsi non solo a questa disciplina ma anche al settore bar, permettendo così loro di riuscire ad avere migliore controllo durante l’esecuzione! L’abbiamo sperimentata con tantissimi nostri corsisti anche neofiti, e abbiamo visto che il risultato è sempre stato positivo durante tutte le prove fatte con persone diverse. Probabilmente usciranno altri progetti ma attualmente ci stiamo dedicando a un altro nuovo obiettivo, che sarebbe far ottenere a Carmen Clemente il nuovo titolo mondiale di Latte Art.

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