Latte: l’assessore Rolfi con gli allevatori nella “battaglia” dei prezzi

Venerdì 11 presidio di protesta organizzato da Confagricoltura dalle 9 alle 13 a CremonaFiere

L’assessore lombardo all’Agricoltura Fabio Rolfi ha garantito la sua presenza domani 11 febbraio alla manifestazione indetta a Cremona da Confagricoltura Lombardia che si terrà dalle 9 alle 13 davanti a CremonaFiere sulla spinosa questione del prezzo del latte alla stalla. ll Tavolo regionale del latte, convocato dall’assessore stesso si terrà nel pomeriggio di martedì prossimo a Milano.

Penso che la questione abbia assunto valenza e caratteristiche di natura politica – ha detto Rolfi a La Provincia di Cremona – c’è un accordo di filiera nazionale sul livello del prezzo alla stalla, che è stato sottoscritto da tutte le parti a vario titolo interessate e va quindi rispettato. Se non accade, a mio giudizio il tema non è più tecnico, ma – appunto – politico; il tavolo dovrà prenderne atto, richiamando le parti a far rispettare le intese ai propri associati.”

Latte prezzo: l’assessore Rolfi con gli allevatori nella “battaglia” dei prezzi

Gli obiettivi sono due: verificare se e quanto l’accordo venga rispettato in Lombardia e determinare i criteri, il più possibile oggettivi, sui quali basare il prezzo del latte alla stalla. “Un lavoro che avevamo già intrapreso come Regione e che ora si è spostato sul livello nazionale, dopo l’approvazione del decreto legislativo in tema di pratiche sleali che impegna Ismea a definire il costo di produzione sostenuto dalle stalle. Noi collaboreremo con Ismea, e consideriamo fondamentale il fatto che ci sia finalmente un solido riferimento legislativo. Il decreto – e la direttiva comunitaria che viene così recepita nel nostro ordinamento – stabilisce infatti con chiarezza che pagare un prodotto agricolo meno del suo costo di produzione costituisce una pratica sleale. Definire ‘oggettivamente’ il costo permetterà quindi di attuare in concreto la nuova norma, dando origine ad un sistema più moderno ed equo nella distribuzione del valore lungo la filiera.”

L’auspicio con cui Rolfi conclude è quello di creare un clima più sereno, sia dal punto di vista sociale che politico. A tal fine è necessario “che tutta la filiera maturi piena consapevolezza dello stato di fortissima sofferenza nel quale si trovano le aziende agricole, specie quelle che lavorano al di fuori del circuito dei prodotti tutelati, strette come sono tra costi di produzione alle stelle e una remunerazione inadeguata.”

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