Latte intero, parzialmente scremato e scremato: quale preferite?

Molteplici effetti positivi, come molteplici sono anche i tipi di latte in commercio

Latte intero, ma non solo, anche parzialmente scremato e scremato: molteplici sono i tipi di latte che possiamo facilmente reperire in commercio e che vengono incontro alle esigenze, sempre più marcate di ognuno di noi, come molteplici sono i benefici di questo alimento che risulta sempre più indispensabile per realizzare una alimentazione sana ed equilibrata.

Attraverso la scrematura si separa la componente grassa da quella idrofila, per estrarre la componente lipidica si usa la tecnica della centrifugazione: un processo industriale che esercita una “forza centrifuga” fino ad un massimo di 6500- 7000 giri/minuto, in questo modo l’acqua e i soluti idrofili vengono separati dal grasso.

Latte intero, parzialmente scremato o scremato: quale preferite?

Il latte intero ha ovviamente un più alto contenuto di grasso (3,6g/l di lipidi) rispetto a quello parzialmente scremato (1,5-1,8g/l di lipidi) e a quello scremato (0,3% di lipidi). C’è poi una quarta categoria di latte, quello crudo, che è in assoluto il più ricco di lipidi, ma non è facilmente reperibile come gli altri tre a causa della sua relativa deperibilità.

Ma attenzione, non bisogna farne solo una questione di calorie, infatti i grassi del latte sono importanti se non indispensabili, come ricorda infatti il Dottor Ciro Vestita, cardiologo e nutrizionista: “I grassi del latte sono fondamentali per la crescita; toglierli vuol dire non permettere alle vitamine liposolubili di essere assorbite”. Grassi non solo rilevanti per i giovanissimi, infatti “da anni, ad esempio, si sa che i grassi dello yogurt proteggono i fumatori dal cancro allo stomaco”.

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Latte intero, parzialmente scremato e scremato: quale preferite?