Latte e derivati: alimenti completi, parola di dietologa

La dottoressa Stefania Vescia ha messo in risalto le proprietà di questi alimenti

Nei nostri articoli, ogni settimana, sottolineiamo l’importanza del latte vaccino e dei suoi derivati come elementi fondamentali per una sana ed equilibrata alimentazione, un ulteriore sostegno a quanto scriviamo è arrivato dalla dottoressa Stefania Vescia, dietologa in Humanitas Medical Care Monza, che sul sito Humanitassalute.it aveva messo in risalto le proprietà di questi preziosi alimenti.

Il latte vaccino è un alimento completo, nutriente e dissetante – scrive la dottoressa Stefania Vescia – basti pensare che, ogni 100 grammi, contiene 87-90 g di acqua. Il latte è ricco di proteine di elevato valore biologico, cioè contenenti tutti gli aminoacidi essenziali, fondamentali per la sintesi dei tessuti muscolari e il rimodellamento osseo. Sono molti gli studi che hanno mostrato come i grassi presenti nel latte, in particolare gli acidi grassi saturi a catena corta, associati al calcio, abbiano un effetto protettivo sul rischio di comparsa del cancro del colon retto.”

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“Il latte – prosegue Vescia –  è poi una fonte di minerali, in particolare ha un elevato contenuto di calcio (119-125 mg/100 g) facilmente assorbibile e utilizzabile dal nostro organismo e fondamentale per la crescita di ossa e denti, per la coagulazione del sangue e per la prevenzione dell’osteoporosi. Nel latte sono presenti importanti vitamine, come le vitamine del gruppo B, la vitamina C e vitamina A, la vitamina E, fondamentali nell’incrementare le difese immunitarie, nello sviluppo e nel rafforzamento delle ossa e nell’azione anti-invecchiamento.”

Insomma un alimento che oltre a essere buono fa anche bene al nostro organismo, e per quanto riguarda le intolleranze alimentari, per renderlo più digeribile lo si può assumere unito ai cereali “in modo che il coagulo che si forma nello stomaco diventi più spugnoso e morbido, e come tale più digeribile perché più semplice da aggredire da parte degli enzimi digestivi”, oppure si può far “reintrodurre il latte in piccole e crescenti quantità, quando non lo si beve da molto tempo, o ancora usare latte delattosato o formaggi stagionati in caso di intolleranza al lattosio”, evitando così di privarsi di un alimento prezioso e ricco di nutrienti fondamentali.

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